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aggiornato al 02-Feb-2024

Estratto della Tesi dell'Ing. Stefania Spinali

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Augusta com'era

Augusta Framacamo

 

 

L’HANGAR: Parco Olimpico e Polo Scientifico

L’idea progettuale è quella di far diventare l’Hangar ed il suo Parco un nodo centrale nel territorio augustano.

Gli studi effettuati sino ad ora, hanno rafforzato la motivazione di partenza che mi ha spinto ad affrontare questo argomento.

Alla mancanza di conoscenza verso il territorio e di tutte le sue emergenze, si aggiunge la scarsa sensibilità ambientale e l’assenza di uno sviluppo ecosostenibile per il territorio.

L’idea è quella di rivalorizzare e riqualificare Il Parco dell’Hangar per creare un luogo in cui possano convergere interessi diversi: culturali, ricreativi, sportivi, commerciali, scientifici. Tutti questi interessi vivono in sinergia fra loro, ai fini di una rivitalizzazione dell’area che abbia una ricaduta positiva oltre che sulla città di Augusta, sulla provincia di Siracusa e sull’intera Regione.

 

Metodologia progettuale

L’area di studio ha un’estensione di 920 m per 1200m.

L’elaborazione del progetto è effettuata per fasi:

Prima fase: Si fa coincidere tale ambito con una figura geometrica di base, in questo caso si sceglie il rettangolo.

Seconda fase: dimensionamento dello schema di base, creazione e sovrapposizione sullo stesso di una griglia caratterizzata da un modulo costante di 40m.

Terza fase: individuazione di uno schema a maglie chiuse rettangolari attraverso il quale articolare il progetto.

Quarta fase: organizzazione dello spazio interno all’Hangar e dei percorsi.

 

Il Progetto

Il protagonista dell’ipotesi progettuale è l’HANGAR. Esso, opportunamente ripulito dalle superfetazioni interne, è visto come un "contenitore" di esposizioni museali, con variazioni tematiche ed anche come luogo per ospitare riunioni, conferenze ed ogni altro genere di attività.

Attorno all’edificio nasce il progetto dell’intero parco. Ogni spazio, ogni percorso, ogni attrezzatura si sviluppa attorno ad esso. Il vasto piazzale antistante di circa 20 ettari, che prima serviva come spazio di manovra per i dirigibili, ospiterà le attività sportive, ricreative, culturali, commerciali, fieristiche e scientifiche.

Il Parco è suddiviso in quattro ambiti.

 

Parco Olimpico:

Rappresenterebbe il polo sportivo di Augusta. Sono presenti tutte le attività e le attrezzature per i vari servizi. Molta attenzione va alle persone diversamente abili, disponendo attrezzature a loro misura. È presente un maneggio per l’ippoterapia che aiuti i bambini autistici.

Il Parco deve essere usufruibile da tutti i cittadini, con lo scopo ricreativo ma anche pedagogico.

Le varie aree sportive, sono circoscritte e delimitate da recinsioni, in tal modo, ogni società può gestirle autonomamente.

Il sistema dei percorsi, tenta di mantenere l’attuale suddivisione interna e viene potenziato, la dove necessita, con strade che abbiano un andamento convergente verso l’Hangar.

 

Polo scientifico per la sperimentazione di agricoltura sostenibile.

<L’agricoltura sostenibile (anche detta eco-compatibile o integrata) è quella che, oltre a produrre alimenti e altri prodotti agricoli, è anche:

- economicamente vantaggiosa per gli agricoltori

- rispettosa dell’ambiente

- socialmente giusta, contribuendo a migliorare la qualità della vita sia degli agricoltori che dell’intera società.

Chi si occupa di agricoltura sostenibile, privilegia pertanto quei processi naturali che consentono di preservare la “risorsa ambiente”.

L'idea progettuale è quella di realizzare un polo di sperimentazione per il piccolo o per la grande impresa agricola.

Non c’è un unico modo per fare agricoltura sostenibile, i modelli agricoli più diffusi in Italia che mettono in pratica i principi e le tecniche sostenibili sono le produzioni integrate, l'agricoltura biologica e quella biodinamica.> www.agricolturasostenibile.it

 

Le Energie Rinnovabili.

Le energie rinnovabili sono energie pure a basso impatto ambientale.

Le energie rinnovabili sono: Energia solare, Energia idroelettrica, Energia eolica, energia mareomotrice, energia Geotermica, Biomassa, Idrogeno.

IDROGENO

L'idrogeno è il primo elemento chimico, il più leggero e il più abbondante nell'universo. In atmosfera è molto raro e praticamente inesistente allo stato puro sulla superficie e nel sottosuolo terrestre. Sulla Terra, la fonte più comune di questo elemento è l'acqua. L'idrogeno è inoltre presente nella maggior parte della materia organica (cioè tutte le forme di vita conosciute), nel carbone, nei combustibili fossili, nel gas naturale e nel metano. Ma questa diffusa presenza non deve ingannare: infatti, attualmente l'approvvigionamento di idrogeno ed il suo immagazzinamento sono molto costosi, rendendone l'utilizzo ancora molto limitato. Tra l'altro, producendolo dai combustibili fossili, si rischia di "cadere dalla padella alla brace" se si considera che l'estrazione di idrogeno da queste materie prime (processo di reforming) significherebbe aumentare ancora di più le emissioni inquinanti, senza considerare la sempre più limitata disponibilità di petrolio e carbone. Uno scenario probabilmente "auspicato" dalle multinazionali del petrolio, ma sicuramente da evitare.

Attualmente, l'idrogeno è utilizzato in grandi quantità per applicazioni industriali, ma molto poco come combustibile per motori.

Però, molte sono le alternative alle quali singoli inventori, laboratori dedicati e consorzi lavorano, in modo da far pensare che l'idrogeno, una volta introdotto come "carburante", potrebbe esser prodotto in una miriade di modi diversi che non richiedono l'uso dei ombustibili fossili.

La proposta più interessante è quella di produrre l'idrogeno direttamente in mare.

Altri ricercatori sono al lavoro con batteri e con catalizzatori metallici che permetterebbero di scindere liquidi di vario genere in idrogeno e altro, ottenendo così il carburante del futuro senza spendere energia elettrica.

Altri ancora sperimentano con diverse forme di scariche elettriche, che sembra riescano a disassociare le molecole dell'acqua in modo più efficace che non la corrente diretta normalmente utilizzata.

Si deve dunque far sì che l'idrogeno si produca in modo compatibile con l'ambiente e non dispendioso di energie che otteniamo con il consumo di petrolio e carbone.>

 

Polo di sperimentazione per la produzione di Idrogeno dal mare.

La proposta del progettoe' quella di creare un polo scientifico perprodurre l'idrogeno direttamente in mare, in posti ben esposti al sole, utilizzando dei grandi "tappeti" di cellule fotovoltaiche che riuscirebbero, con la corrente diretta che producono, a ottenere buone quantità di idrogeno direttamente dall'acqua di mare. L'idrogeno potrebbe essere trasportato, da navi speciali, in stato liquido al prossimo "idrogenodotto".

In Sicilia è presente un progetto per la produzione di Idrogeno, si chiama Impetus e si trovaa Trapani.

IMPETUS - acronimo di Idrogeno marino per energie terrestri utilizzabili e sostenibili - è finanziato dal ministero dell'Ambiente con il fondo per i progetti innovativi e le energie pulite per 239.250 euro, pari al 50% dei fondi totali a disposizione. L'elaborazione progettuale è assegnata a un gruppo di lavoro costituito dal dipartimento di Ricerca energetica e ambientale dell'università di Palermo, dal Consorzio universitario della provincia di Trapani, e dalla società con l'energia delle onde del mare, intende sviluppare un ciclo di produzione di energia alternativa e rinnovabile per alimentare autobus "verdi”.

Più nel dettaglio, il progetto attiverà un sistema di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno, gas da utilizzare come fonte di rifornimento per un autobus (a idrogeno) destinato al trasporto pubblico. Gli impianti - un generatore elettrico da moto ondoso da moto ondoso e il sistema di produzione di idrogeno - saranno realizzati nello specchio d'acqua antistante Torre di Ligny, nei pressi di Trapani, sito individuato da uno studio dell'ateneo palermitano e ritenuto ottimale per le caratteristiche delle correnti marine e delle perturbazioni della superficie delle acque.

Inoltre, con Impetus si vogliono approfondire le potenzialità del moto ondoso per la produzione di energia rispetto alle altre fonti rinnovabili tradizionali (fotovoltaico ed eolico). Con un occhio di riguardo pure all'impatto ambientale e sociale.>

 

Laboratorio di biologia Marina

La rada di Augusta ed il bacino del Porto megarese è stato il centro di numerose problematiche.

Lo sviluppo industriale ha migliorato l’economia ma deturpato in maniera irrimediabile l’ambiente. L’inquinamento nasce dalla mancanza di opportune leggi che disciplinassero la produzione industriale e lo smaltimento dei rifiuti.

L’inquinamento stratificato nel fondo della rada minaccia lo specchio d’acqua del bacino portuale e le falde dell’entroterra limitrofo.

Questo contesto motiva l’idea di progettare un laboratorio di biologia marina.

Il laboratorio trova la sua sede nella zona di pertinenza all’ex idroscalo.

Il laboratorio si interesserà a svolgere analisi chimica delle acque, dei sedimenti presenti nella rada e di alcuni organismi marini, vegetali ed animali, i quali con la modificazione delle caratteristiche organolettiche dell’acqua, possano aver subito modificazioni anche genetiche.

 

RICAPITOLAZIONI E PROSPETTIVE

Con gli studi effettuati e con la proposta avviata, Il Parco dell’Hangar diventerebbe il fulcro dello sviluppo ambientale ed industriale di Augusta.

Il fine di questa tesi è quello di diffondere una cultura ambientale ed una cultura scientifica.

La cultura ambientale tenta di far acquisire la consapevolezza delle risorse naturali e la conseguente necessità di tutelarle. Si cerca di stimolare un processo di crescita collettiva al fine di promuovere lo sviluppo sostenibile, < capace di rispondere alle esigenze del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare le proprie.> (Rapporto Brundtland 1987)

La cultura scientifica è basata sullo sviluppo delle energie rinnovabili e sull’agricoltura sostenibile. Da un lato permette di sviluppare tecniche e metodologie per ovviare al problema della crisi energetica e dall’ altro permette la sostenibilità nella produzione agricola ed agroalimentare capace di rispettare l'ambiente, la biodiversità e la naturale capacità di assorbimento dei rifiuti della terra.

Il territorio augustano per anni ha trovato la sua vocazione nello sviluppo industriale, commerciale, militare. Questo monopolio di attività ha contribuito ad una stasi nello sviluppo del paese e ad un deturpamento di tutte le emergenze presenti in esso.

In quest’ottica si colloca la mia idea progettuale. Il progetto nasce dalle esigenze dei cittadini, rendendoli i protagonisti del loro paese e fornisce prospettive di sviluppo, che siano attuali ed innovative.

La convivenza tra sviluppo scientifico e sviluppo ambientale permette di rafforzare tutti i punti di forza all’interno del territorio e sfruttarne le opportunità, contenendo i rischi e le debolezze che per anni hanno imperversato. Augusta diventerebbe una risorsa per i prossimi decenni.

Lo scenario di sviluppo permetterà una crescita dell’offerta globale del paese, legata anche alla presenza di tutti i beni architettonici-culturali e archeologici presenti che con la loro unicità arricchiranno e completeranno il territorio.

 

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