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aggiornato al 02-Feb-2024

I Dirigibili nella storia del volo umano

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Augusta com'era

Augusta Framacamo

 

 

I dirigibili sono una variante evoluta dei palloni aerostatici (o mongolfiere). Ricordiamo che i palloni ad aria calda erano già noti ai cinesi alcuni millenni orsono. Nell'epoca moderna gli aerostati ad aria calda sono stati reinventati dai fratelli Montgolfier, in Francia, sul finire del XVIII secolo.

Sono palloni aerostatici ad aria calda anche le sky lantern che lanciamo alla fine delle nostre manifestazioni nel parco dell'hangar di Augusta.

Il principio di funzionamento è semplice: l'aria calda che viene immessa nel pallone, essendo più leggera dell'aria circostante, spontaneamente, si spinge verso l'alto trascinando con sé l'involucro. In sostanza è la spinta di Archimede che tiene in quota la mongolfiera.


sky lantern all'hangar di Augusta

mongolfiera in volo sulla Senna

Poiché, però, l'aria contenuta nell'involucro si raffredda il pallone tende a ridiscendere. Per questo a metà del XIX secolo circa sono stati preferiti gli aerostati ad idrogeno rispetto a quelli ad aria calda a causa della difficoltà di allora di produrre grandi quantità di aria calda in una struttura mobile. L'idrogeno è esso stesso più leggero dell'aria e non bisogna scaldarlo. E', però, altamente infiammabile.

Oggi si è tornati alle mongolfiere ad aria calda perché è piuttosto semplice ripristinare l'aria calda dell'involucro con un semplice bruciatore a GPL.


Gli aerostati sono stati e sono ancor oggi utilizzati principalmente per scopi turistici ed esplorativi piuttosto che militari a causa dell'impossibilità di manovrarli per cui si rimane in balia dei venti. Essi portano, sotto l'involucro, una cabina in vimini adibita al trasporto dei passeggeri.


una mongolfiera si alza in volo

Il dirigibile, invece, è un aeromobile che può essere guidato verso una direzione determinata grazie alla spinta di eliche azionate da motori e alla presenza di timoni di direzione e profondità analoghi a quelli degli aerei. Per questo motivo al dirigibile è stata data una forma aerodinamica, più adatta agli spostamenti orizzontali.

Si racconta che il conte Ferdinand von Zeppelin (a ragione considerato il padre del dirigibile) abbia avuto l'idea della forma da dare al dirigibile quando si trovava nella Repubblica Nord Americana (oggi Stati Uniti d'America) in qualità di consigliere militare durante la guerra di secessione.


sequenza logica dell'idea del conte Zeppelin

Allora le mongolfiere erano usate per eseguire osservazioni oltre le linee nemiche. L'idea del conte Zeppelin fu quella di affiancare più aerostati per realizzare un velivolo lungo e con elevata capacità di trasporto, sotto il quale si potesse alloggiare una cabina atta a trasportare l'equipaggio e i pesanti motori per lo spostamento.
Dopo alcuni decenni di studi e sperimentazioni il conte Zeppelin fondò, con altri, la DELAG, una società per il trasporto mediante dirigibili con sede a Francoforte e una fabbrica a Friedrichshafen (sul lago di Costanza).

 

L’Italia nel campo dei dirigibili ha avuto, agli inizi del secolo scorso, un ruolo di primo piano. La tecnologia del semirigido venne ideata e sviluppata soprattutto in Italia.

Queste le tappe più rilevanti:

Nel 1905 nasce il primo dirigibile italiano progettato e realizzato dal conte Almerico da Schio. Per l’epoca si trattava probabilmente del dirigibile più avanzato tecnologicamente. Infatti adottava la carena elastica e gli aeropiani, soluzioni queste del tutto innovative e rivoluzionarie.


1905 - il primo volo del dirigibile "Italia"

Nel 1907 viene realizzato il primo dirigibile militare italiano nei cantieri di Vigna di Valle progettato dai tenenti Arturo Crocco e Ottavio Ricaldoni.

Nel 1908 vola l’N1, primo dirigibile semirigido derivato dalle esperienze di Almerico da Schio. Adotta una trave portante snodata ed articolata e viene progettato sempre dai tenenti Crocco e Ricaldoni.

Nel 1909 Enrico Forlanini vola su Milano a bordo del “Leonardo Da Vinci“ dirigibile di 2.260 mc da lui progettato e realizzato. Nello stesso anno Celestino Usuelli realizza l’U1. L’aeronave però subisce danni nel volo da Brescia a Venezia.

Nel 1910 Domenico Piccoli, realizza il dirigibile “Ausonia" e l’anno successivo l’"Ausonia bis”.

Nel 1911 durante la guerra ltalo-turca il dirigibile militare N2, ribattezzato per l’occasione P2, effettua in Libia i primi bombardamenti aerei della storia.

Nel 1919 compare sulla scena l’ing. Umberto Nobile il quale, in società con Crocco, Usuelli e Prassone, realizza il T34, (sigla che significa Transatlantico da 34.000 mc). Il dirigibile compie diversi voli anche in notturno ed arriverà sino in Sicilia. Successivamente nel 1921 viene venduto alla Marina degli S.U. e ribattezzato “Roma”. Precipiterà di lì a breve causando la morte delle 34 persone dell'equipaggio.


dirigibile "Roma"

Come sappiamo i dirigibili hanno raggiunto anche la nostra città. Sul finire della I guerra mondiale venne iniziata la costruzione dell'hangar per dirigibili di Augusta ma, essendo stato completato a guerra ultimata, fu poco utilizzato. I dirigibili stavano per perdere importanza nelle azioni militari per cui solo due volte i dirigibili hanno preso parte a manovre militari utilizzando la base di Augusta ed esattamente nel 1924 con il dirigibile OS e nel 1926 con lo N2.


1926 - il dirigibile N2 partecipa alle manovre militari al largo del porto di Augusta

Nel 1926 il dirigibile italiano della classe N1, acquistato dalla Norvegia e ribattezzato “Norge”, vola per la prima volta sul Polo Nord con a bordo l’esploratore norvegese Roald Amudsened e Umberto Nobile e raggiunge i 90° di latitudine.

Nel 1928 Umberto Nobile, a bordo del dirigibile “Italia”, con una spedizione interamente italiana torna sul polo Nord. Durante il viaggio di ritorno l’aeronave, a causa di una tempesta, precipita sul pack. Per salvare i naufraghi si mobilitano diverse nazioni mettendo in atto la prima gigantesca operazione di soccorso della storia. Alle operazioni partecipa anche Roald Amudsen il quale in questa occasione perderà la vita precipitando a bordo dell’aereo su cui viaggiava.


23 maggio 1928 - il dirigibile "Italia" alla Baia del Re

Nel 1931 viene realizzato lo F7 “Omnia Dir” (tutte le direzioni) progettato da Enrico Forlanini ed interessante per le soluzioni tecniche adottate. Montava, tra l’altro, valvole a reazione che consentivano una maggiore manovrabilità.


motore Ansaldo del dirigibile T34

 


 

 

 

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